PASSANTE/EMERGENCY EXIT
Istruzioni
Tutti i materiali, qualora non già presenti in casa, sono facilmente reperibili e riconosciuti come “beni essenziali”.
1 specchio; 1 giornale; 1 rotolo di nastro adesivo da imbianchino 19 mm; 1 matita; 1 temperamatite; 1 tubetto di silicone acetato;
1 blocco di carta da disegno
1. Prendete uno specchio.
Anche se in questa fase della nostra esistenza, la cura del look non è al primo posto nell’elenco delle priorità, potrebbe risultare più comodo per voi utilizzare uno specchio che non vi è essenziale: potete acquistarne uno portatile ed economico in uno dei supermercati aperti nella vostra zona. Potete anche realizzare più di un Passante, a partire da diversi specchi; a titolo di esempio sono stati utilizzati specchi di forma circolare, ma anche altre forme serviranno perfettamente allo scopo.
2. Prendete un giornale e scegliete una pagina
Andrà benissimo il quotidiano abituale. Prima di cominciare, assicuratevi di aver letto tutto quello che vi interessa; chiedete anche in casa, in modo da non sottrarre a nessuno informazioni preziose. Quindi scegliete un articolo che vi è sembrato importante, sfilate la pagina dal fascicolo e assicuratevi che sul retro della pagina non ci siano altre cose imperdibili.
3. Coprite con del nastro adesivo la zona dello specchio in cui volete realizzare il Passante e prendete le misure
Con il nastro adesivo individuate la zona dello specchio in cui volete realizzare il vostro Passante; io ho scelto di metterlo al centro, ma non deve essere per forza centrale; l’importante è che sia verticale e con un’altezza non inferiore a quella del viso. Con una matita fate un segno di riferimento a lato del nastro, in modo da lasciare una finestra di 15 mm esatti. Se il vostro nastro è 19 mm, dovrete togliere 2 mm per parte.
4. Dividete verticalmente in due parti la pagina di giornale
Questa fase darà grande soddisfazione a quei lettori di giornale che sono soliti conservare e ritagliare gli articoli, una passione che alcuni coltivano con grande costanza, e che non cede il passo all’avvento del digitale. Prendete dunque la pagina individuata al punto 2, piegatela verticalmente da entrambi i lati ripetendo l’operazione più volte per indebolire le fibre e dividete manualmente la pagina in due parti. Potete collocare la piega dove credete, purché le due parti siano sufficienti a coprire lo specchio ai lati del nastro adesivo. Se il vostro specchio è molto grande, potete comodamente usare la piega già presente a centro pagina.
5. Stendete il silicone sullo specchio
Stendete un sottile strato di silicone a lato dell’adesivo: lo strato deve essere molto sottile ed omogeneo. Se il vostro specchio non è troppo grande, potete applicare una striscia di silicone in più punti e stenderlo manualmente con movimenti circolari. Se invece la superficie è ampia, aiutatevi inizialmente con una spatola (o in mancanza della spatola, con la lama di un coltello) e completate manualmente per ottenere una perfetta omogeneità. Cercate di arrivare fino al bordo del nastro adesivo, senza estendervi oltre.
6. Incollate il giornale
Disponete ora le due metà del giornale parallelamente al nastro adesivo, in corrispondenza dei segni di riferimento: tra le due pagine deve restare uno spazio di 15 mm esatti per tutta l’altezza dello specchio. Le pagine non devono essere per forza allineate fra loro: un leggera sfasatura, o anche un completo capovolgimento possono aggiungere carattere all’opera. L’importante è che mantengano la verticalità. Dopo averle posizionate, fate aderire bene la carta allo specchio, passando più volte sulla superficie con movimenti circolari del palmo della mano.
7. Rimuovete il nastro adesivo
Dopo aver lasciato riposare per 1’ il lavoro, rimuovete il nastro adesivo tirandolo verso l’alto. Procedete lentamente per non strappare i bordi della carta di giornale. Al termine dell’operazione, passate nuovamente più volte sulla superficie del giornale con movimenti circolari, in modo da fare aderire bene i bordi. Togliete eventuali tracce di silicone dallo specchio con un po’ di carta (quella dello stesso giornale andrà benissimo).
8. Rimovete la carta in eccesso con la punta di una matita
Questa operazione potrà essere realizzata molto facilmente passando più volte con la matita bene appuntita ai bordi, tra lo specchio e la cornice che lo contiene. Se lo specchio non ha una cornice, potete eseguire la stessa operazione girandolo sul retro, appoggiato ad una superficie morbida come ad esempio una tovaglia (in tal caso dovrà essere distesa, per non creare sotto allo specchio uno spessore eccessivo).
AVRETE COSÌ OTTENUTO IL VOSTRO PASSANTE, UNO STRUMENTO PERFETTO PER REALIZZARE UN RITRATTO FEDELE DELLA VOSTRA IMMAGINE ALL’INTERNO DELLA SOCIETÀ INDIVIDUALISTICA TIPICA DEL CAPITALISMO POST-INDUSTRIALE.
Potete scegliere di appenderlo a parete in un punto di passaggio, di sovrapporlo ad altri Passanti per ottenere una composizione scultorea, o semplicemente di usarlo per disegnare la vostra galleria di autoritratti seguendo le istruzioni al punto 9.
9. Specchiatevi e disegnate il vostro autoritratto
Posizionare il passante di fronte a voi su di un tavolo, alla distanza di circa un braccio. Se il vostro specchio non ha già un sistema di sostegno, potete tenerlo in mano, o appoggiarlo ad un qualsiasi supporto (libri, schermo del pc o altro). Sedetevi di fronte al Passante con un foglio e una matita. Specchiatevi nel Passante facendo convergere lo sguardo al suo interno. Disegnate il vostro autoritratto, così come viene restituito dallo specchio del Passante.
ATTENZIONE: EVITATE DI CHIUDERE UN OCCHIO ED USATELI ENTRAMBI CONTEMPORANEAMENTE. OGNI VOLTA IL PASSANTE VI MOSTRERÀ UNA SFACCETTATURA DIVERSA, E VI SENTIRETE MENO SOLI.
Bio
Dopo gli studi in Architettura e la laurea in Biologia, si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, con una tesi che ridefinisce il concetto di “macchina celibe” in chiave femminista. Lavora per alcuni anni all’interno di una multinazionale con un incarico manageriale: da questa esperienza nasce il suo specifico interesse per le modalità con cui le relazioni si strutturano nel presente sistema economico. Parallelamente alla pratica artistica insegna matematica e scienze e collabora con università, accademie e scuole d’arte. La sua ricerca è stata esposta presso musei, fondazioni e luoghi di cultura tra i quali La Triennale di Milano, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Marino Marini di Firenze, Galleria Civica di Modena, Fondazione San Carlo di Modena, La Chambre Blanche a Québec. Un progetto particolare è rappresentato da Musée de l’OHM, museo-opera fondato all’interno di un comò del XIX secolo e collocato presso il Museo Civico Medievale di Bologna. Ad OHM, che dal 2015 fa parte della collezione dell’ Istituzione Bologna Musei, è stata dedicata la 5a edizione della rassegna Esercizi di Stile , a cura di MAMbo e Accademia di Belle Arti di Bologna.
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