Yet Another Drawing Machine
Istruzioni
Quando un sistema è soggetto ad una particolare perturbazione, esso, può veder mutare il proprio assetto. Se al cessare della perturbazione il sistema torna nelle sue condizioni inziali il sistema è detto stabile.
Quando al contrario si allontana definitivamente dalle condizioni iniziali viene definito sistema instabile.
YADM è un sistema fragile, composto da elementi eterogenei che registrano inesorabilmente l’influsso che su di essi ha una forza tanto invisibile quanto reale, il vento.
Materiali
– spago o filo
– clip da disegno
– carta e cartoncino
– filo di ferro
– matite et similia
– oggetti a piacere per la personalizzazione
– collegare le clip da disegno ai quattro angoli di un cartoncino
– tagliare quattro fili di pari lunghezza e legarli per una estremità unitamente ad una clip da disegno
– fissare l’altra estremità di ciascun filo ad una clip sul cartoncino a formare una piramide
– applicare un foglio di carta sul cartoncino mediante le clip
– tagliare altri quattro fili di lunghezza a piacimento
– legare una delle estremità di ciascun filo alle clip sul cartoncino
– fissare all’altra estremità oggetti a piacere in funzione di pesi, per favorire l’oscillazione, o vele, per favorire il moto
– fissare un foglio sul cartoncino utilizzando le clip precedentemente posizionate
– tagliare quattro pezzi di filo di ferro di lunghezza variabile
– fissare ad una estremità le matite
– fissare a ciascuna altra estremità una clip
– fissare il filo al piano o ai tiranti mediante la clip
– modellare il filo in modo da avvicinare le matite alla superficie del cartoncino
– sospendere la struttura a favore delle correnti
Bio
La sperimentazione e la riflessione sul concetto di autorialità sono al centro del lavoro di Patrick Tabarelli (1979, Villafranca di Verona). Dopo essersi dedicato ad una pratica pittorica fortemente orientata ai processi, dal 2015 i suoi dipinti astratti sono il risultato di un complesso procedimento affidato a macchine, che ha sviluppato e programmato.
La sua ricerca artistica si concentra sui meccanismi di creazione e percezione dell’immagine sconfinando dalla metodologia tradizionale verso modelli generativi e riflettendo sull’identità dell’immagine nelle sue diverse declinazioni. Le sue opere sono sempre aperte a una sorta di incertezza percettiva, le superfici sono quanto più piatte possibile e scandite da oscillazioni dinamiche e minimali ottenute talvolta per interferenza e in grado di indagare le relazioni tra causa ed effetto, assenza e presenza.
Nel 2003 si laurea al Politecnico di Milano in Design della comunicazione e in seguito si diploma in pittura all’Accademia di Brera. Ha partecipato a diverse mostre in spazi privati e pubblici in Italia e all’estero, da Milano a Berlino, da Napoli a Londra. Lo scorso novembre le sue opere sono state esposte alla Waseda University di Tokyo durante il workshop “Robotics & the Arts”.
Fra i progetti personali più recenti: “Elsewhere, Again”, Peninsula, Berlino, 2016, “500 Unreachable Islands”, Expo, Milano 2015, “Ubiquity”, Maryling|ABC Arte, Milano 2015, “crossing-over”, Hangar Bicocca, Milano, 2015.